THE MIXING ENGINEER’S HANDBOOK BY BOBBY OWSINSKI

THE MIXING ENGINEER’S HANDBOOK A CURA DI BOBBY OWSINSKI

Questo libro in lingua Inglese edito dalla Course Technology rappresenta un riferimento per chi desideri addentrarsi nel campo del missaggio in studio di registrazione, nonché per coloro operino già professionalmente nel settore e vogliano far tesoro di altri pareri e leggere di esperienze e consigli elargiti da top audio audio engineer internazionali. All’esposizione teorica, alla trattazione approfondita di tecniche, strumenti e tecnologie basilari per affrontate la fase di mix in studio di registrazione, l’autore affianca sempre interventi di prestigiosi colleghi a completamento degli argomenti; idee, metodi e aneddoti interessanti sul mondo del mixing. Ai fonici di mix rinomati a livello mondiale è stata inoltre dedicata un’intera sezione di MIXING ENGINEER’S HANDBOOK nella quale l’autore BOBBY OWSINSKI pone loro domande tecniche che hanno tutte come comun denominatore il mixaggio e tutte le pratiche ad esso connesse. Bobby Owsinski affronta l’argomento in tutte le sfaccettature possibili, dalla preparazione pre-mix a quella pre-master, adattandolo a tutte le attuali figure amatoriali o professionali e tipologie di studio (home, project e pro).

 

 

Del resto il suo background è ampio, dato che avuto modo di lavorare non solo come produttore musicale, ma anche come chitarrista, tastierista, arrangiatore e songwriter, oltre che essere uno dei pionieri del mixaggio in surround nella produzione di DVD multimediali per importanti gruppi e artisti della scena musicale. Owsinski ha redatto diverse centinaia di articoli tecnici per riviste del settore e blog, e i suoi libri sono attualmente impiegati da svariati college nel mondo come testi di riferimento per percorsi di studio in campo audio musicale. Nel capitolo d’apertura “Some Background - The Evolution of Mixing”, in cui l’autore pone le radici dalle quali si svilupperà via via tutto il libro si narra l’evoluzione dagli anni ’50 agli ‘80, fino ad affrontare le differenze tra i 4 stili di mixaggio identificativi delle altrettante città che influenzavano la produzione musicale internazionale: New York, Los Angeles, Londra e Nashville. Differenze che, come dirà lo stesso autore, con l’attuale globalizzazione sono andate via via a scemare. Seguono per chiudere il capitolo l’esposizione di altri stili e le differenze sostanziali tra mixaggio live e mixaggio in studio.

 

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Il libro viene costantemente aggiornato, grazie alle differenti edizioni che si susseguono nel tempo, per restare sempre al passo con le novità in campo tecnologico, i nuovi formati di diffusione musicale e le nuove esigenze dei fonici di mix. Basti pensare che nel secondo capitolo della terza edizione attualmente reperibile in commercio dedicato al “Monitoring”, in cui l’autore illustra il posizionamento dei sistemi di ascolto, è stato introdotto un paragrafo in cui si tratta il mixaggio in cuffia: croce per i professionisti, delizia per i vicini dei proprietari di home studio… Il terzo capitolo “Mix Preparation” spiega le varie fasi di organizzazione della sessione, dall’ottimizzazione delle tracce alla preparazione della console (gruppi, insert e mandate) e del fonico, dalla calibrazione dell’ascolto ai consigli su come affrontare il mixaggio. Nei capitoli “The Mechanics of Mixing” e “The Balance Element: The Mixing Part of Mixing” si trattano le fasi propedeutiche al mixaggio, l’analisi del brano e i sei elementi cardine da considerare durante il lavoro, esponendo inoltre per punti le problematiche che qualora fossero presenti ci indicherebbero un mixaggio fatto in modo approssimativo. Naturalmente si pone l’accento su quanto l’arrangiamento possa influenzare il mixaggio e l’autore procede quindi alla disanima di alcuni brani suddividendoli per “elementi” e si avvia, supportato dai vari colleghi, alla trattazione pratica di una sessione suggerendo da quali tracce ed “elementi” potrebbe essere necessario cominciare e in quale modo.

 

Nel capitolo 6 “The Panorama Element: Placing the Sound in the Soundfield” ci si addentra nel posizionamento dei suoni nel panorama stereo o surround e alle varie tecniche, usi e suggerimenti degli addetti ai lavori. Per il surround si sottolineano le differenze da considerare a seconda del tipo di produzione, musicale oppure audio per video. Non potevano mancare capitoli dedicati ai due strumenti essenziali in un mixaggio moderno quali l’equalizzatore e il compressore. Il capitolo  “The Frequency Element: Using The Equalizer” parla delle frequenze, suddividendole per bande e rispettivi ruoli, e illustra tecniche e metodi di equalizzazione e filtraggio. A chiudere il capitolo troviamo il paragrafo “The Relationship between Bass and Drums” nel quale l’autore e i suoi colleghi si addentrano in uno degli aspetti più importanti per la musica contemporanea: il giusto equilibrio tra batteria e basso, in particolare tra la cassa e il basso. Anche in questo caso i trucchi, le esperienze e i consigli non mancano. Nelle pagine dedicate a “The Dynamics Element: Compression and Gating” si spiega nel dettaglio il ruolo dei vari processori di dinamica: compressore, limiter, de-esser e gate. Dal controllo della dinamica all’uso della compressione come effetto, da dove applicare il compressore nel percorso del segnale ai suoi parametri, dalle impostazioni alle tecniche di compressione da adottare sui singoli strumenti, tracce o bus, fino alla trattazione della tanto chiacchierata compressione parallela. 

 

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Anche gli effetti vogliono la loro parte nel mixing. A questo ci pensa il capitolo “The Dimension Element - Adding Effects” dove si parla dei vari effetti, dalle modulazioni al reamping, dai delay ai riverberi trattando le differenti tipologie, tecniche, impostazioni e le eventuali applicazioni in layer. Il libro procede poi con suggerimenti più mirati, esponendo le tecniche avanzate di editing, come il restauro audio, correzione e ottimizzazione delle tracce, automazioni, stadio di guadagno, sub-gruppi e headroom. A chiudere la sezione tecnica del libro troviamo il dodicesimo capitolo “The Master Mix” dove si affrontano argomenti come la massimizzazione del volume e le problematiche indotte dall’ipercompressione. Cos’è il Mastering, quali sono i suoi obbiettivi e come preparare al meglio il mix per quest’ultima fase. Seguono poi consigli su eventuali mixaggi alternativi, stem e i differenti media fisici e formati di file di destinazione, con particolare attenzione alla distribuzione via internet, quindi all’encoding MP3 e al mastering per iTunes.

 

CONCLUSIONI

Un testo utile sia per farsi una base teorica solida e apprendere terminologie fondamentali per affrontare in particolar modo il mercato estero, sia per avere differenti riferimenti per l’associazione pratica delle tecniche e degli strumenti in esso trattati grazie ai numerosi consigli degli addetti ai lavori. Pur essendoci sul mercato altri libri molto più dettagliati nella trattazione degli effetti e della strumentazione, questo si distingue su tutti per i preziosi contenuti “reali”, le esperienze dirette, i consigli e i trucchi. Ecco l’elenco dei fonici intervistati e che hanno collaborato a questo libro di BOBBY OWSINSKI: Bob Brockman, Bob Bullock, Joe Chiccarelli, Lee DeCarlo, Jimmy Douglass, Benny Faccone, Jerry Finn, Jon Gass, Don Hahn, Andy Johns, Bernie Kirsh, Nathaniel Kunkel, George Massenburg, Greg Penny, Dave Pensado, Elliot Scheiner, Andrew Scheps, Ken Scott, Ed Seay, Allen Sides, Don Smith, Ed Stasium, Bruce Swedien, Robert Orton.

 

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