Waves presenta Element, il primo strumento virtuale prodotto dalla famosa software house leader indiscussa nel mondo plug-in per il processing audio. Si tratta di un sintetizzatore polifonico basato sulla classica sintesi sottrattiva di derivazione analogica tanto in voga negli anni 80, alla quale aggiunge numerose funzioni di modulazione, il MIDI learn e la flessibilità tipica dell’attuale panorama digitale. Waves Element funziona su computer Mac e PC, sia come sintetizzatore stand-alone, sia come plug-in all’interno delle DAW Avid Pro Tools, Steinberg Cubase, Ableton Live, Logic Pro, Nuendo, Garage Band e Studio One. Il costo di listino di Element è di 200$, ma per un periodo limitato Waves lo vende a 99 dollari USA. Per tutti i possessori del bundle Mercury, Element è incluso gratuitamente nell’update 9r8 rilasciato da Waves il 3 Gennaio 2013.
FOTO GALLERY WAVES ELEMENT
L’interfaccia di Element contraddistingue mediante colori differenti i vari moduli del synth: blu, per gli elementi di sintesi sottrattiva e generazione delle voci; viola, per le sorgenti di modulazione; verde, per effetti, eq e sezione output; rosso, per lo step sequencer/arpeggiatore. Due sono gli oscillatori basati su modelli analogici disponibili in Element, che generano forme d’onda sinusoidale, dente di sega, triangolare e pulse. Mediante un potenziometro dedicato (PW) potremo intervenire sulla larghezza della forma d’onda pulse. Oltre al selettore della forma d’onda, su questi sono disponibili i classici parametri di intonazione (ottave, semitoni, centesimi di semitono) e un selettore per impostare la modalità di oscillazione tra VCO, o DCO. Quella VCO attiva una generazione random della fase e del pitch (leggera variazione) dell’onda, mentre quella DCO lega alla riproduzione di una nota la partenza dell’oscillazione, la quale resta più stabile nel tempo. Sul primo oscillatore disponiamo di un controllo per definire la modulazione mediante un sub-oscillatore sinusoidale, mentre sull’Osc 2 abbiamo due potenziometri, FM e PhM, che servono a controllare l’influenza sulla modulazione di frequenza e sulla fase dell’oscillatore 2 mediante l’oscillatore 1. La sezione oscillatori si chiude con un insolito crossfader che consente di dosare il volume dei due oscillatori, due pulsanti per l’on/off degli stessi, e i potenziometri per il controllo del sub-oscillatore (forma d’onda triangolare intonata un’ottava sotto l’OSC1), del modulatore ad anello e del generatore di noise. Presenti le impostazioni di legato, portamento, polifonia, unisono, ecc.. Il filtro è di tipo multimodo (High Pass, Low Pass, Band Pass, Band Reject), con slope regolabile (2-poli/12dB, o 4-poli/24 dB per ottava), i classici controlli di cut-off e risonanza e le varie sorgenti con le relative impostazioni di modulazione: inviluppo ADSR, key tracking e velocity. L’inviluppo VCA è un classico ADSR al quale si aggiungono alcune funzioni interessanti, come quella “Punch” atta ad incrementare la potenza del transiente di attacco. Waves Element include un eq ed effetti di distorsione (configurabile pre, o post filtro), riduzione dei bit, stereo delay (con parametri ritmici indipendenti per L/R, feedback e wet/dry), riverbero (di tipo plate) e chorus. L’eq è un 4 bande (100, 600, 1500, 9000Hz) di tipo grafico, alle quali si aggiungono i due filtri hi e low pass.
MODULAZIONE
4 sono gli LFO disponibili con 6 forme d’onda selezionabili: 2 sincronizzabili in valori musicali mediante un menù a tendina, che seguono i BPM dell’host, e due liberi con controllo continuo sul timing del ciclo. Troviamo poi un ulteriore inviluppo ADSR (ENV3) liberamente assegnabile ad eventuali destinazioni mediante la matrice di modulazione. Quest’ultima è davvero semplice e chiara, e permette di configurare 6 differenti combinazioni sorgente/destinazione. Grazie ai due menù a tendina potremo impostare la sorgente e il relativo parametro di destinazione da modulare. Con un potenziometro (mod) potremo dosare l’intervento della modulazione. Le sorgenti di modulazione sono le seguenti: LFO1, LFO2, LFO3, LFO4, Env3, Modwheel, Keyboard, Velocity, Aftertouch, Bender, VCF Envelope, Sequencer. Le destinazioni sono invece: Global Pitch, Osc1 Pitch, Osc2 Pitch, Osc1 PW, Osc2 PW, Sine Mode, Osc FM, Osc PhM, Osc Mix, Sub, Noise, Ring, Portamento, VCF Cutoff, VCF Res, VCF Env, VCF FM, VCF Env Shape, VCA, VCA Env A, VCA Env D, VCA, Env S, VCA Env R, VCA Env Shape, Pan, LFO1 Rate, LFO2 Rate, LFO3 Rate, LFO4 Rate, Env3 A, Env3 D, Env3 S, Env3 R, Env3 Shape, Arp/Seq Rate, Arp/Seq Gate, Mod1, Mod2, Mod3, Mod4, Mod5, Mod6, HP, LP, Distortion, Crusher, Delay Mix, Delay Time, Reverb, Chorus.
ARPEGGIATORE/STEP SEQUENCER
Due sono le modalità operative di questo modulo: arpeggiatore, oppure sequencer a sedici step completamente programmabili dall’utente. Ogni step del sequencer offre on/off, impostazione di intonazione di +/-24 semitoni rispetto alla nota riprodotta. Tramite un menù a tendina potremo impostare l’arpeggiatore selezionando tra le voci Off, Up, Down, Up/Down, Random, oppure abilitare la modalità Sequencer. Vari sono i parametri per la gestione dell’arp/seq: dall’impostazione di sincronia e timing al gate per decidere la lunghezza degli step del sequencer, dallo swing al range delle ottave sulle quali si estenderà l’arpeggio. Lo step sequencer è altresì utilizzabile come sorgente di modulazione.
CONCLUSIONI
Di Element mi è piaciuta particolarmente l’estrema possibilità di modulazione ritmica disponibile, oltre alla semplice matrice di modulazione. Numerosi sono i preset ben organizzati e consultabili (click su Load) per categorie, tra le quali spiccano per quantità/qualità quelle a modulazione ritmica: Arpeggiator, Percussion, Sequences. Sicuramente l’arpeggiatore/step sequencer è il punto di forza di questo strumento. Perfetto anche il MIDI Learn: tasto destro sul parametro - ivi comprese le frecce avanti/indietro per caricare in sequenza i vari preset dall’elenco - e mosso il potenziometro, o premuto il pulsante dell’hardware MIDI e l’assegnazione è fatta. Il MIDI Learn può essere basato sul singolo preset, quindi annullato al caricamento del successivo. Oppure, togliendo la spunta alla voce MIDI potremo fare in modo che le assegnazioni restino sempre attive, indipendentemente dal preset. Lo stesso vale anche per le impostazioni dell’arpeggiatore e del tempo: disattivando le relative spunte le impostazioni attualmente applicate per questi parametri e funzioni rimarranno invariate quando caricheremo un nuovo preset. Per quanto riguarda i lead e i bassi non ho trovato elementi tali che gli consentiranno di contrastare la sovranità di altri competitor che hanno ormai monopolizzato il mercato, specie nella musica dance ed elettronica. Si tratta comunque di un ottimo synth in sottrattiva, che - a mio parere - si dimostra un po’ artefatto nei suoni lead, con una “pasta” non molto definita. Magari non attirerà gli assetati del pronto all’uso, chi segue gli stardard, ma sicuramente soddisferà le esigenze di chi cerca un synth ben programmabile, un sottrattivo dei giorni nostri.
Sito Web Produttore: http://www.waves.com
Acquista on-line: http://www.pluginboutique.com
Distributore Italiano: http://www.midimusic.it
WAVES MERCURY TDM & SSL 4000 TDM BUNDLE ALL’ALAR’S RECORDING STUDIO